Quando i prodotti fitosanitari vengono manipolati in modo improprio in azienda, possono rapidamente entrare nelle acque superficiali attraverso il dilavamento o le canalizzazioni. Si tratta del cosiddetto inquinamento da fonte puntuale. Queste immissioni possono avvenire in diversi momenti e luoghi:
- durante lo stoccaggio;
- durante la preparazione dei prodotti per il trattamento e il riempimento dell'irroratrice;
- durante il lavaggio dell'irroratrice dopo l'applicazione;
- quando si smaltiscono le rimanenze dei prodotti e le confezioni vuote.
Le fonti puntuali costituiscono le principali immissioni di propdotti fitosanitari nelle acque superficiali. Tuttavia, le immissioni da fonti puntuali possono essere quasi completamente evitate eseguendo correttamente le fasi di lavoro sopra descritte, ottimizzando l'organizzazione del lavoro e utilizzando tecniche adeguate.
Stoccaggio
Gli agricoltori devono conservare i prodotti fitosanitari in conformità alla legislazione, cioè in totale sicurezza. Uno spazio di stoccaggio sicuro e una buona gestione delle scorte sono essenziali per garantire che i prodotti fitosanitari non diventino un pericolo per l'uomo e l'ambiente, anche in presenza di grandi quantitativi. È essenziale disporre di un magazzino appositamente progettato e dedicato allo stoccaggio dei prodotti fitosanitari.
Pianificare attentamente l'area di stoccaggio per ridurre il rischio di incendi e allagamenti. Solo le persone espressamente autorizzate e competenti possono accedere al magazzino. Ciò deve essere indicato apponendo il cartello “Vietato l'accesso ai non autorizzati”. L'accesso di persone non autorizzate (soprattutto bambini) deve essere impedito (chiudere a chiave). All'esterno devono essere affissi anche il cartello “Vietato fumare e usare fiamme libere” e un'avvertenza sulle sostanze tossiche. Garantire un'adeguata ventilazione e prepararsi a intervenire rapidamente in caso di emergenza (p. es. estintori, numeri di emergenza).
Per lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari è necessario osservare i punti descritti sulla checklist per lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari.
Preparazione della poltiglia e riempimento dell'irroratrice
La principale fonte di pericolo prima del trattamento vero e proprio sono il riempimento dell'irroratrice e le perdite durante il tragitto verso il campo. Anche l'utilizzatore stesso è esposto a un rischio elevato durante la preparazione della poltiglia, poiché lavora con prodotti concentrati. Se possibile, per riempire l'irroratrice si deve usare un apposito imbuto (incorporatore) per evitare il rischio di perdite.
Il riempimento deve essere effettuato in un luogo adatto per garantire che eventuali fuoriuscite di liquidi vengano raccolte in un sistema di ritenzione. Non deve essere possibile l'infiltrazione di liquidi nel terreno, nelle canalizazzioni o nelle acque superficiali.
Il riempimento deve essere effettuato :
- Su una piazza di riempimento fissa, stabilizzata e coperta. Quest'ultima non deve essere drenata e deve essere dotata di un bordo. I prodotti fitosanitari o la poltiglia fuoriusciti devono poter essere riversati nel serbatoio dell'irroratrice o smaltiti in modo appropriato.
- Su una piazza di riempimento mobile. Può trattarsi di un telone impermeabile o di un serbatoio di contenimento con un bordo rialzato. Qualsiasi prodotto fitosanitario o poltiglia fuoriusciti deve poter essere pompato nuovamente nel serbatoio dell'irroratrice o smaltito in modo appropriato. Se non è coperta, la piazza mobile deve essere pulita e riposta in un luogo asciutto dopo ogni utilizzo per evitare che l'acqua piovana vi penetri e la faccia traboccare. L'acqua di lavaggio deve essere smaltita in modo appropriato (cfr. il capitolo sul trattamento delle acque di lavaggio).
- Un'altra possibilità è costituita da un piazzale a tenuta stagna che funge anche da piazza di lavaggio. Questa superficie deve avere una pendenza e un drenaggio in modo che l'acqua di lavaggio possa essereconvogliata in un serbatoio di raccolta o a un impianto di trattamento dei fertilizzanti aziendali.
Riempire l'irroratrice solo con acqua proveniente da tubazioni protette contro il reflusso di liquidi contaminati. Il rifornimento diretto dalle acque superficiali o da un idrante è vietato a causa del rischio di contaminazione della fonte. In questo caso, è necessario utilizzare un serbatoio d'acqua separato intermedio per garantire che non si verifichino contaminazioni.
Durante il riempimento dell'irroratrice, non fare altro (telefonare...) e non lasciare mai l'irroratrice incustodita.
Utilizzare strumenti tecnici per ridurre il rischio di perdite di prodotti fitosanitari nell'ambiente, come p.es. degli incorporatori o dei sistemi ermetici per il travaso. Munirsi di materiale assorbente come lettiera per gatti o segatura in modo da poter intervenire temperstivamente in caso di rovesciamento. Smaltire l'assorbente contaminato nella fossa del liquame, o in un sistema di trattamento come p.es. il Biobed, ma non con i rifiuti domestici.
Ulteriori informazioni sulla scheda Piazza di riempimento e lavaggio per irroratrici a cosa prestare attenzione?
Lavaggio dell'irroratrice
Risciacquo e pulizia del serbatoio
Il risciacquo del serbatoio deve essere effettuato direttamente in campo alla fine del trattamento in modo da evitare che la poltiglia secchi all'interno delle condotte o sulle pareti del serbatoio. I residui di poltiglia sono distribuiti, assieme all'acqua di risciacquo, sulla superficie più grande possibile della coltura trattata ad una velocità più elevata. Se, per delle ragioni tecniche, il contenuto del serbatoio dell'irroratrice non può essere interamente svuotato tramite gli ugelli, il risciacquo deve essere effettuato in più passaggi in modo che i residui diluiti restanti all'interno dell'apparecchio non sorpassino il 10% della concentrazione iniziale.
Se, oltre al risciacquo in campo, dovesse essere effettuato un ulteriore lavaggio speciale con o senza detergente, quest'ultimo deve essere effettuato sulla superfice trattata.
Dal 1 gennaio 2023, un sistema di lavaggio interno automatico è obbligatorio per tutte le irroratrici con una capacità di almeno 400 litri (regole PER). Con questa procedura, l'acqua di risciacquo è direttamente distribuita nel serbatoio principale grazie ad appositi ugelli per il risciacquo.
Lavaggio esterno
Al momento del trattamento, i prodotti fitosanitari si accumulano anche sulla superficie esterna dell'irroratrice. Ciò accade in particolar modo per le irroratrici impiegate nelle serre o quando la barra deve essere regolata molto in alto. Il lavaggio esterno dell'irroratrice deve essere effettuato, se possibile, sulla superficie trattata con una lancia montata direttamente sull'irroratrice o con un'idropulitrice ad alta pressione.
Se il lavaggio interno e esterno non può essere effettuato in campo, per esempio quando non c'è acqua a disposizione, è possibile effettuarlo su una piazza di lavaggio a tenuta stagna che permetta di raccogliere le acque e di trattarle. Si distinguono le piazze di lavaggio disse e quelle mobili.
Le piazze di lavaggio fisse sono costituite da una soletta a tenuta stagna in cemento armato in pendenza verso un pozzetto che permetta di convogliare l'acqua di lavaggio verso un serbatoio di raccolta. Non è obbligatorio avere un tetto sopra la piazza di lavaggio, ma è raccomandato in modo da evitare che l'acqua piovana venga contaminata con i residui dei prodotti fitosanitari.
Le piazze di lavaggio mobili sono particolarmente appropriate per delle piccole irroratrici, come quelle utilizzate in viticoltura e frutticoltura. Esse sono costituite da un telo impermeabile con dei bordi, o da una vasca di dimensioni appropriate, resistentI alle intemperie e ai raggi UV, con un'elevata tenuta alle sollecitazioni meccaniche e facili da riparare in caso di danni. L'acqua di lavaggio deve essere pompata verso un serbatoio di ritenzione o verso la fossa per i liquami.
Se in azienda non fossero disponibili strutture per il lavaggio, è possibile cercare soluzioni in un'azienda vicina o in una piazza di lavaggio comune. Tuttavia, è necessario assicurarsi che l'acqua di lavaggio possa essere conservata o trattata in modo adeguato.
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Gestione dei residui dell'acqua di lavaggio
Stoccaggio
Le aziende agricole che dispongono di una fossa per il liquame funzionante e testata per verificare l'assenza di perdite, possono versarvi l'acqua di lavaggio contenente prodotti fitosanitari e spargerla successivamente con il liquame o il digestato liquido sulle superfici da concimare.
Se l'acqua di lavaggio non può essere convogliata in una fossa per liquami, deve essere raccolta separatamente e immessa in speciali sistemi di trattamento, secondo lo stato dell'arte. AGRIDEA ha redatto un elenco dei sistemi di trattamento attualmente disponibili in Svizzera. L'elenco è disponibile online, viene costantemente aggiornato e fornisce una panoramica per le aziende che intendono installare un sistema di trattamento.
Per ridurre al minimo i rischi, si consiglia di utilizzare sistemi di trattamento che operano in un circuito chiuso, ossia che non producono acqua residua. Molti di questi sistemi di trattamento si basano sull'evaporazione dell'acqua di lavaggio e sulla ritenzione dei residui di prodotti fitosanitari in substrati adeguati. I sistemi di trattamento biologico si basano generalmente sull'evaporazione dell'acqua, sulla ritenzione di prodotti fitosanitari in un substrato e sulla degradazione dei prodotti fitosanitari da parte di microrganismi.
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Le attrezzature non pulite devono essere depositate sotto una tettoia per evitare che i residui di prodotti fitosanitari presenti sulle attrezzature vengano dilavati dalla pioggia. Questo è l'unico modo per evitare che i residui si disperdano nelle fognature e nelle canalizazzioni, e quindi nei corsi d'acqua e nei fiumi.
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